28 Aprile 2025
AG. LAMPO CAORLE BVO – APU UDINE 67 – 64
AG. LAMPO CAORLE BVO: Marzaro 4, Maluta 2, Bragato 6, Pravato 7, Tourn 18, P. Coassin 3, Musco 21, F. Coassin 6, Di Laurenzio, Martin, Scardellato, Barbuio. All. Zorzi
APU UDINE: Quinto, Ciani ne, Mazzburss 2, Sara 11, Ferrari 12, Venuto 3, Biasutti 16, Stjepanovic 10, Mizerniuk 3, Herdic 5, Fabbro 2. All. Santolini
ARBITRI: Favaro di Giavera del Montello (TV) e Bresolin di Preganziol (TV)
NOTE: parziali 16-17, 16-15, 23-22, 12-10
Senza l’infortunato Rizzetto e con Di Laurenzio in panchina solo per onor di firma, la LAMPO si aggiudica gara 1 di playoff. Davanti alle difficoltà, coach Zorzi aveva chiesto a tutti di gettare il cuore oltre l’ostacolo trovando la pronta risposta della squadra che ancora una volta non ha deluso. E’ stata una partita combattuta colpo su colpo, una vera e propria battaglia dove capitan Tourn (18) e Musco (21) si sono caricati la squadra sulle spalle. Caorle ha provato in più di una occasione a strappare, ma senza riuscire ad allungare oltre le sei lunghezze e comunque venendo sempre recuperata da un’APU Udine mai doma, la quale una volta ancora non ha perso l’occasione per dimostrare tutto il suo valore. A 3′ 56″ dall’ultima sirena un contropiede di Musco regala il +5 (61-56), ma anche questa volta gli udinesi rintuzzano il tentativo gialloblu di scavare il solco vincente tornando a far sentire loro il fiato sul collo (65-64) grazie ad una tripla di Mizerniuk. A 7″ dalla fine la svolta, perché a Udine viene fischiato un tecnico per un fallo di Venuto su Francesco Coassin che dalla linea del tiro libero realizza il primo. Sul successivo possesso palla caorloto l’APU ricorre al fallo sistematico. In lunetta ci va Musco che suggella il risultato finale sul 67-64. L’ultimo possesso palla è udinese, ma il tiro della disperazione non va a segno. Giovedì prossimo 1 maggio, alle ore 20.30, gara 2 al “Carnera”.
Durante l’intervallo lungo, alla presenza di un commosso Federico Franceschin, si è tenuta la cerimonia di ritiro della maglia numero 6 che lo sfortunato giocatore ha vestito per undici stagioni in riva all’Adriatico.