7 Ottobre 2019

C GOLD – ANCORA UNA SCONFITTA CONTRO LO JADRAN, MA LA SQUADRA E’ IN CRESCITA.

SME CAORLE – JADRAN TS 68 – 83

SME CAORLE: Masocco 18, Moro 8, Albo 1, Musters 16, Gerami Lou 14, Visentin 5, Battiston, Rizzetto 6, Ajdinoski ne, Defendi ne, Rizzo ne, Vidal ne. Allenatore: Frattin.

JADRAN TS: Ridolfi 14, Daneu 2, Skerbec 7, Svab, Pregarc, De Petris 6, Malan 5, Cettolo 6, Gregori 5, Ban 14, Zidaric 11, Milislavljevic 13. Allenatore: Mura.

Arbitri: Peretti di Verona e Crivellaro di Breganze.

NOTE: Parziali: 26-18, 13-20, 18-28, 11-17. Tiri da tre: 9/17 Caorle, 10/18 Jadran. Tiri da due: 11/29 Caorle, 20/33 Jadran. TL: 17/27 Caorle, 13/15 Jadran.

Niente da fare per Caorle contro lo Jadran Trieste. Ma a voler vedere al bicchiere mezzo pieno, contro una squadra costruita per puntare alle posizioni di maggior prestigio, la prestazione offerta non è stata da buttare. Rispetto alla pesante sconfitta subita a Corno di Rosazzo, i passi in avanti sono stati evidenti. Caorle nel primi quarto, era anche riuscito a soprendere i triestini, grazie soprattutto alla mano calda dalla grande distanza di Lou, Moro e Masocco, che avevano trascinato i gialloblu sino a toccare il massimo vantaggio di nove lunghezze (26-17) a 6’ 43” dalla prima sirena, incrementando ulteriormente in avvio di secondo periodo sino al + 12 (32 – 20). La difesa dello Jadran fa comunque caricare di falli giocatori importanti come Masocco e Rizzetto, in tal modo limitando le rotazioni di coach Frattin. Sistemate talune situazioni difensive, lo Jadran è salito in cattedra, riducendo progressivamente il divario sino al 39 – 38, con il quale le due squadre entrano negli spogliatoi per l’intervallo lungo. L’inizio del terzo periodo segna il definitivo sorpasso triestino. Una tripla di Zidarich allunga a +13 il vantaggio giuliano a 2’ 27” dalla terza sirena, al quale Caorle cerca in qualche modo di replicare con Masocco (tripla), Musters e Lou, andando all’ultimo quarto sul 57 – 66, dove però i litoranei dimostrano di non averne più fisicamente. Errori a ripetizione, a differenza di uno Jadran, che potendo contare su rotazioni di uguale livello, aumenta progressivamente il proprio vantaggio, mettendo in ghiaccio la sfida anzitempo a 4’ 22” dalla fine (57 – 79). A poco serve la reazione caorlotta degli ultimi minuti, se non a ridurre leggermente il divario.

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